Agroalimentare, il vero “gioiellino” dell’industria italiana


È l’industria alimentare la nona tappa del viaggio, che continua, de Linkiesta nella manifattura italiana. Secondo comparto manifatturiero del Paese, con 127 miliardi di fatturato e circa 390 mila addetti (10% della manifattura), l’industria alimentare costituisce, assieme alla moda, l’emblema dell’italian way of living. Secondo l’indice delle eccellenze competitive dell’Italia stilato dalla Fondazione Edison, il nostro Paese detiene la prima posizione nell’export mondiale di pasta (1,8 miliardi di dollari), la seconda nell’export di vini (3,9 miliardi di dollari), la terza nell’export di cioccolata e di altre preparazioni alimentari contenenti cacao (890 milioni di dollari).
Dai vini delle Langhe, ai salumi di Modena e Parma, passando per le conserve di Nocera, le bollicine di Trento, il cioccolato di Torino, fino ad arrivare alla mozzarella di bufala della Campania ed all’olio della Puglia, la ricchissima filiera della produzione agroalimentare italiana affonda le proprie radici nelle tradizioni e nella storia stessa del Paese. Le 55 mila imprese attive nel settore, organizzate prevalentemente per distretti (sono ben 41 quelli censiti dal Monitor dei Distretti di Intesa San Paolo), sono nella grandissima parte dei casi di piccole dimensioni. (continua su Infosannio)

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