Agricoltura: Confagri Sicilia, no ad abbattimento frontiere prodotti nordafricani

(Adnkronos) - ''Mentre la Sicilia agricola affonda, il Parlamento europeo si appresta a lanciare un nuovo salvagente ai Paesi extracomunitari e cio' nella totale indifferenza del nostro Paese''. E' quanto sostiene il presidente della Confagricoltura regionale siciliana, Gerardo Diana, alla vigilia dell'approvazione, da parte del Parlamento europeo, dell'accordo commerciale bilaterale fra l'Ue ed il Marocco per i prodotti del settore agroalimentare e della pesca. ''Speriamo - sottolinea il presidente Diana - che il nostro governo oltre ad attuare, ed a caro prezzo, le riforme volute dall'Unione europea abbia la forza di far sospendere la decisione, già votata dalla Commissione, che prevede l'abbattimento delle frontiere per i prodotti nord africani, ovvero per agrumi, olio, ortofrutta, fiori e prodotti ittici''. Intanto l'organizzazione si è mobilitata per sensibilizzare tutti gli europarlamentari siciliani a sostenere, non solo a parole ma con i fatti, le ragioni dell'agricoltura meridionale costretta a fare i conti con costi di produzione europei e prezzi di vendita allineati a quelli dei paesi in via di sviluppo". ''Un'equazione - precisa Diana - che nel corso dell'ultimo triennio ha provocato la chiusura di oltre 50 mila aziende agricole siciliane. L'ultimo rincaro del costo del gasolio ha avuto poi l'effetto di allargare ancora di più il divario della nostra isola con il resto del Paese e dell'Europa. La nostra posizione - conclude il presidente della Confagricoltura siciliana - non intende aprire un nuovo fronte nella cosiddetta ''guerra tra poveri''. Si chiede di far attuare le stesse procedure che Bruxelles ha adottato per le importazioni di prodotti concorrenziali a quelli continentali".

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